Cos’è il Metabolismo Proteico e perché è importante?

Capita spesso di sentir parlare di “metabolismo proteico”, ma siamo certi di sapere davvero di cosa si tratta?

Ecco quindi come funziona la digestione delle proteine da parte del nostro organismo e come incide sulla nostra salute e forma fisica.

Cosa sono le proteine e a cosa servono?

Le proteine – o protidi – comprendono un ampio gruppo di composti organici e sono delle macromolecole formate da amminoacidi, uniti tra loro tramite legami peptidici. 

La principali funzioni delle proteine sono:

  • rifornire gli aminoacidi necessari per i processi di rinnovamento tissutale (funzione plastica);
  • trasportare varie sostanze presenti nel sangue (emoglobina, ormoni ecc.);
  • consentire la contrazione muscolare;
  • garantire la difesa immunitaria dell’organismo.

Oltre alle suddette e fondamentali funzioni, le proteine possono avere anche funzione energetica, quando gli aminoacidi a catena ramificata (leucina, isoleucina, valina) vengono degradati a scopi energetici o durante un’attività fisica prolungata e/o molto intensa.

Il metabolismo proteico: la digestione delle proteine

Le proteine costituiscono solo il 10-12% delle calorie totali assunte tramite la dieta, ma la loro digestione richiede un procedimento piuttosto complesso.

Il metabolismo proteico inizia nello stomaco, per azione della pepsina, e si completa nell’intestino tenue per azione degli enzimi del succo pancreatico ed enterico.

Gli aminoacidi (o amminoacidi) assorbiti raggiungono quindi il fegato (metabolismo proteico epatico) e tutti gli altri organi.

Solo in carenza di altre calorie bruciabili, gli aminoacidi vengono utilizzati per ricavare energia; questo processo è detto “ossidazione” e – se non completo – prevede l’eliminazione della parte amminica restante tramite l’urea.

L’analisi del livello di proteine (e quindi di azoto) presenti nell’urea possono essere molto utili per calcolare il bilancio azotato, che può risultare:

  • in pareggio, nel caso in cui la quantità di proteine assunte con la dieta sia pari alla quota escreta;
  • in negativo, quando la quota escreta supera quella d’assunzione;
  • in positivo, se la quota assunta risulta maggiore rispetto a quella escreta. In questo caso, la differenza è stata sfruttata dall’organismo per costruire nuove strutture (aumento massa muscolare, processi riparativi o convalescenza da malattie debilitanti).

A cosa serve la transaminazione o transaminasi del metabolismo proteico del fegato?

La transaminazione è la reazione chimica, grazie alla quale il gruppo α-amminico di un amminoacido viene passato a un α-chetoacido, dando così vita a un nuovo amminoacido.

Quando infatti gli aminoacidi raggiungono il fegato – che svolge un ruolo assolutamente fondamentale nel metabolismo proteico – spetta a esso il ruolo di sintetizzarli, sfruttando specifici enzimi, come le transaminasi appunto. 

La transaminazione rappresenta la principale tappa del metabolismo proteico.

Metabolismo proteico e ormoni

Esistono diversi fattori in grado di stimolare o alterare il metabolismo proteico, alcuni ormoni sono sicuramente uno di questi.

Essi infatti controllano il metabolismo e il bilancio energetico, influenzando ad esempio il senso di fame e sazietà, il dispendio energetico e il metabolismo dei substrati.

L’ipotalamo in primis, ma tutto il sistema nervoso e la sfera emotiva, svolgono quindi un ruolo fondamentale nella regolazione ormonale del metabolismo.

Ecco qualche esempio di come gli ormoni possono interagire con il metabolismo proteico…

L’ormone somatotropo (ormone della crescita), coordinato dall’insulina, attiva la glicolisi, fornendo così energia (ATP).

Gli ormoni androgeni (testosterone) stimolano la crescita di massa magra e inibiscono l’accumulo di grasso.

La tiroxina aumenta la velocità di sintesi proteica sfruttando l’ossidazione di zuccheri e lipidi.

Cosa accade invece con gli ormoni glucocorticoidi?

Gli ormoni glucocorticoidi, come il cortisolo, interagiscono con il metabolismo proteico con l’effetto “opposto”, stimolando il catabolismo proteico o muscolare, causato da un bilancio energetico negativo. 

Metabolismo proteico e dieta

Una dieta proteica è consigliabile sia per coloro che vogliono dimagrire senza perdere massa muscolare, sia per gli anziani.

L’assunzione di proteine nell’anziano è infatti molto utile, per prevenire la riduzione della massa muscolare e per contrastare la resistenza anabolica alle proteine (sintesi delle proteine muscolari meno attiva). 

Una dieta proteica consente di prevenire la comparsa della sarcopenia e la perdita di massa muscolare, tipiche dell’età avanzata.

La carenza proteica può condurre a un graduale deperimento generale, per questo sia per lo sportivo che per l’anziano, il metabolismo proteico è così importante.

Nel caso in cui il metabolismo proteico riscontri degli intoppi o se ne voglia incrementare la funzionalità per i suddetti scopi, può risultare utile l’assunzione di appositi integratori alimentari come ad esempio Nutragen di Nutrifarma.

Integratori proteici per il rinnovamento e il mantenimento muscolare

Integratori proteici a base di aminoacidi ramificati, con l’aggiunta di vitamina B6, leucina, isoleucina e valina, possono contrastare il trofismo muscolare ad esempio.

Per il recupero ottimale e completo negli sport di endurance invece è sicuramente più appropriato un integratore alimentare come Strato Plus: a base di aminoacidi glucogenetici, in aggiunta a carboidrati semplici e complessi, sali minerali, vitamina C e magnesio, utile nella riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. 

In altri casi invece gli integratori alimentari per il metabolismo proteico possono contenere:

Prendersi cura del proprio corpo è fondamentale a ogni età, a prescindere dallo sport o dal gusto estetico. 

Le proteine sono indispensabili alla vita umana: per questo è importante assumerne il giusto quantitativo tramite la dieta, attingendo a fonti animali o vegetali, ed eventualmente aggiungendo integratori alimentari.