Influenza e raffreddore: differenze e consigli su come prevenire e trattare questi disturbi stagionali

Con l’arrivo dell’autunno e con il cambio di stagione il nostro organismo si trova a dover affrontare una serie di cambiamenti che possono influire negativamente sulla nostra salute.

I motivi sono soprattutto:

• La diminuzione delle ore di luce
• Il rientro alla vita lavorativa e/o scolastica
• L’abbassamento delle temperature

Vogliamo concentrarci in particolare sull’ultimo punto: i primi freddi rappresentano uno dei fattori scatenanti per quelle che sono le principali malattie stagionali: INFLUENZA e RAFFREDDORE.  I sintomi del raffreddore e dell’influenza possono provocare sintomatologie simili, ma in realtà sono due patologie provocate da virus di natura molto diversa.

L’influenza

L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus influenzali. È una patologia stagionale molto contagiosa che si presenta durante il periodo invernale. Sono stati identificati quattro tipi di virus influenzali, tutti appartenenti alla famiglia Orthomixoviridae:

• Tipi A e B: responsabili della sintomatologia influenzale classica
• Tipo C: generalmente asintomatico
• Tipo D: ancora non è chiaro se sia in grado di infettare l’uomo

I virus dell’influenza A sono ulteriormente suddivisi in sottotipi sulla base di differenze molecolari a livello degli antigeni di superficie, le glicoproteine HA e NA. Proprio a livello degli antigeni di superficie avvengono le principali mutazioni ogni stagione, questo permette al virus di sfuggire al sistema immunitario dell’ospite e trovare così una popolazione suscettibile nella quale diffondersi con carattere epidemico o pandemico.

La sintomatologia generalmente comprende:

• Febbre e brividi
• Mal di gola
• Tosse
• Congestione nasale
• Dolori muscolari e articolari
• Cefalea
• Debolezza e stanchezza

L’influenza è generalmente molto contagiosa, viene trasmesa attraverso colpi di tosse, starnuti o semplicemente anche attraverso il contatto fisico attraverso strette di mano o utilizzi di oggetti contaminati. Le complicanze più frequenti dell’influenza sono le infezioni delle vie alte e basse vie respiratorie, con la possibilità di complicanze gravi specialmente in alcune categorie di soggetti come bambini, anziani, persone immunodepresse, con comorbidità o malattie croniche.

Il raffreddore

Il raffreddore è causato da un virus, il più diffuso è il Rhinovirus, se ne conoscono circa 110 sierotipi e sono responsabili dei più comuni raffreddori che si contraggono in primavera ed autunno. Spesso può essere causato da un’altra famiglia di virus, i Coronavirus, che causano più frequentemente le infezioni nei mesi più freddi. Si tratta di un’infezione virale acuta, che spesso non comporta febbre e si sviluppa a carico delle vie aeree superiori. Un comune raffreddore è, in genere, una malattia lieve i cui i sintomi compaiono dopo 2-3 giorni dal contagio e scompaiono in circa una settimana in modo graduale. I sintomi non sono causati dal virus ma dalla risposta immunitaria che il nostro organismo scatena in seguito all’infezione. Infatti quando una cellula nasale è infettata da un virus del raffreddore, il nostro organismo risponde attraverso una attivazione del sistema immunitario. Vengono liberati molti mediatori dell’infiammazione, in particolare interleuchine e prostaglandine che hanno una azione protettiva nei confronti dell’agente infettante durante la fase acuta. Una volta attivati dall’infezione, i mediatori infiammatori causano dilatazione dei vasi sanguigni (con versamento di liquidi al di fuori dei vasi) e aumento della secrezione di muco.

La sintomatologia comprende:

• Prurito e secrezioni a livello del naso
• Sinusite
• Starnuti frequenti
• Gola irritata
• Tosse grassa
• Raucedine
• Difficoltà a respirare

Se un comune raffreddore viene trascurato o curato male, può accadere che, a seguito dell’indebolimento del nostro sistema immunitario causato dall’attacco dei virus, alcuni batteri possano essere in grado di colonizzare gola o orecchie, i seni paranasali o le vie aeree inferiori. In questi casi possono svilupparsi malattie anche serie come infezioni alla gola, otiti, sinusiti, bronchiti e polmoniti.

Prevenzione

Influenza e raffreddore sono infezioni virali estremamente contagiose: si diffondono con estrema rapidità negli ambienti affollati, come scuole, asili o luoghi di lavoro, in cui le persone si trovano a stretto contatto tra di loro.

Come possiamo prevenire questi malanni stagionali in maniera efficace?

1. Vaccino antinfluenzale: indicato specialmente per i soggetti anziani o più fragili, da ripetere ogni anno.
2. Norme igieniche:
   •  lavare spesso le mani ed utilizzare un gel disinfettante
   • coprire naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce
   • non condividere bicchieri e posate
   • utilizzare fazzoletti di carta usa e getta
   • evitare di toccarsi spesso naso e bocca
   • arieggiare spesso gli ambienti chiusi
3. Corretta alimentazione: una corretta alimentazione e un corretto stile di vita che comprende anche una regolare attività fisica possono rendere il nostro organismo più resistente e il nostro sistema immunitario più forte.
4. Giusta integrazione con integratori e/o nutraceutici che possono favorire un buon funzionamento del sistema immunitario

Rimedi per prevenire e curare le patologie a carico del Sistema Respiratorio

La vitamina C

Conosciuta anche come acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile presente in quantità notevoli nei peperoni, nei cavoli, negli agrumi, nei pomodori e in generale nella frutta e nelle verdure fresche, è dotata di notevoli poteri antiossidanti, la vitamina C fortifica il sistema immunitario e riveste un ruolo fondamentale nella neutralizzazione dei radicali liberi.

Echinacea

Ricca di polifenoli antiossidanti, glicoproteine e polisaccaridi con attività immunostimolanti, l’echinacea vanta una importante attività di potenziamento del sistema immunitario, oltre ad attività antibatterica, antivirale e antiinfiammatoria. (1,2)

Acetilcisteina

Utilizzata per curare diverse sintomatologie a carico delle vie respiratorie in quanto mucolitico, utile dunque in forti raffreddori, bronchiti e polmoniti.

Vanta un potente effetto antiossidante in quanto è il precursore dell’antiossidante cellulare per eccellenza: il glutatione. (3,4)

Quercitina

Si tratta di un flavonoide presente in molte varietà di frutta e in generale nel mondo vegetale, vanta un importante effetto antiossidante come tale ma è anche in grado di favorire la sintesi di molte altre molecole antiossidanti come il glutatione, la superossido dismutasi, la catalasi, la glutatione perossidasi e la eme ossigenasi. Possiede anche potenti capacità antinfiammatorie, immunostimolatorie e antivirali. (5,6)

Arginina

L’arginina è un amminoacido semi-essenziale, che si trova in numerosi alimenti, soprattutto di origine animale. È coinvolta nella produzione di ossido nitrico, una molecola che regola il flusso sanguigno, la comunicazione cellulare e la funzionalità dei mitocondri, agisce come precursore di altri amminoacidi, come la creatina e il glutammato ma soprattutto è coinvolta nello sviluppo dei linfociti T, globuli bianchi con importante ruolo nella risposta immunitaria.

Glutammina

Insieme all’arginina è il substrato di partenza per la sintesi di macrofagi e linfociti, globuli bianchi fondamentali per il sistema immunitario.

Zinco

Lo zinco è un microelemento componente di molti complessi enzimatici coinvolti nel metabolismo di proteine, lipidi, carboidrati e acidi nucleici. Inoltre è necessario per il funzionamento di diversi ormoni, inclusi quelli della tiroide, l’insulina, gli ormoni sessuali e l’ormone della crescita.

Lo zinco è un potente antiossidante e la sua capacità di contrastare lo stress ossidativo, responsabile di invecchiamento cellulare precoce, contribuisce a tutelare la salute dell’organismo e a ottimizzare l’azione difensiva del sistema immunitario.

Selenio

Il selenio è un microelemento che favorisce il buon funionamento degli antiossidanti intracellulari, Le fonti alimentari più ricche di selenio sono frattaglie e i prodotti della pesca (crostacei, molluschi, pesce di mare), seguiti dalla carne.  Secondo gli studi, l’integrazione di selenio risulta immunostimolante poiché favorisce una maggiore proliferazione delle cellule T, l’attività delle cellule NK e le funzioni cellulari del sistema immunitario innato. (7)

Probiotici e Prebiotici

La funzionalità del sistema immunitario è strettamente correlata a quella dell’intestino e del microbiota che lo popola; purtroppo spesso accade che la popolazione microbica del nostro intestino possa risultare sofferente durante o cambi di stagione o in corso di terapie farmacologiche, specialmente terapie antibiotiche. Per questo motivo può essere utile assumere probiotici abbinati a prebiotici in grado di selezionare alcuni ceppi di microorganismi benefici ed aumentarme la quantità, questo ci permetterà di ottimizzare il microbiota intestinale sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e di conseguenza coadiuvare la risposta immunitaria.

Questi preziosi componenti sono contenuti nei prodotti formulati da Nutrifarma:

• Immunac: con zinco ed echinacea che contrubuiscono ad un buon funzionamento del sistema immunitario.
• Euvir immuno ricarica  e Euvur gola Spray: Integratore alimentare a base di vitamine C, B6, B12, acido folico, zinco e selenio che contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario, acido pantotenico, niacina, vitamina B2 e B9 che concorrono alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento.
• Ecoflor plus: Integratore alimentare a base di vitamine idrosolubili, con 15 miliardi di fermenti lattici vivi e 2 miliardi di S. boulardii per flaconcino, utili per sostenere l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Fonti bibliografiche:

1. Echinacea plants as antioxidant and antibacterial agents: From traditional medicine to biotechnological applications Sharifi-Rad M, Mnayer D, Morais-Braga MFB, Carneiro JNP, Bezerra CF, Coutinho HDM, Salehi B, Martorell M, Del Mar Contreras M, Soltani-Nejad A, Uribe YAH, Yousaf Z, Iriti M, Sharifi-Rad J.Phytother Res. 2018 Sep;32(9):1653-1663.
2. Evaluation of echinacea for the prevention and treatment of the common cold: a meta-analysis.Shah SA, Sander S, White CM, Rinaldi M, Coleman CI.Lancet Infect Dis. 2007 Jul;7(7):473-80.
3. The Multifaceted Therapeutic Role of N–Acetylcysteine (NAC) in Disorders Characterized by Oxidative Stress. Raghu G, Berk M, Campochiaro PA, Jaeschke H, Marenzi G, Richeldi L, Wen FQ, Nicoletti F, Calverley PMA.Curr Neuropharmacol. 2021;19(8):1202-1224.
4. Existing and potential therapeutic uses for N-acetylcysteine: the need for conversion to intracellular glutathione for antioxidant benefits Rushworth GF, Megson IL.Pharmacol Ther. 2014 Feb;141(2):150-9. doi: 10.1016/j.pharmthera.2013.09.006.
5. Quercetin and its derivates as antiviral potentials: A comprehensive review. Di Petrillo A, Orrù G, Fais A, Fantini MC.Phytother Res. 2022 Jan;36(1):266-278.
6. Quercetin as a Natural Therapeutic Candidate for the Treatment of Influenza Virus.Mehrbod P, Hudy D, Shyntum D, Markowski J, Łos MJ, Ghavami S.Biomolecules. 2020 Dec 24;11(1):10.
7. Selenium, Selenoproteins, and Immunity. Avery JC, Hoffmann PR.Nutrients. 2018 Sep 1;10(9):1203. doi: 10.3390/nu10091203.PMID: 30200430