Soluzioni nutraceutiche per le problematiche articolari

7 Luglio 2020
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Il movimento umano è un fenomeno piuttosto complesso che prevede l’intervento di diverse componenti tra cui principalmente ricordiamo un “meccanismo di comando”, rappresentato dal sistema nervoso, dai “motori” rappresentati dalla muscolatura, un “telaio” rappresentato dal sistema scheletrico e dalle strutture di “connessione” che permettono ai motori di agire sul telaio rappresentati da tendini e legamenti.

Ma in questo quadro manca qualcosa, una serie di strutture molto complesse che permettono al “telaio” di muoversi quando il “meccanismo di comando” attiva i “motori”.

Parliamo di articolazioni

Le articolazioni sono strutture molto complesse che permettono i principali movimenti dell’organismo umano, si distinguono per essere suddivise in diverse tipologie in base al grado di movimento che permettono di effettuare.

La complessità delle articolazioni

Quello che accomuna le articolazioni che consentono i principali movimenti siano essi fini o grossolani è la complessità.

Per poter portare a termine queste funzioni, in piena efficienza ed efficacia, l’articolazione necessita di una significativa complessità strutturale; una base ossea rivestita da un tessuto in grado di mantenere un elevato livello di idratazione, la cartilagine, dove il tutto viene circondato da un ulteriore tessuto in grado di produrre il “lubrificante” (in cui sono immerse le superfici articolari).

L’articolazione viene a sua volta stabilizzata da tendini, legamenti e per le articolazioni più complesse da una sorta di “cuscinetti adattatori” i menischi. Questa complessità da un lato rappresenta un grandissimo vantaggio perché permette una notevole versatilità in termini di movimento, ma dall’altro può rappresentare un significativo svantaggio al verificarsi di una lesione o di un infortunio.

Infortuni articolari

Perché troviamo una serie di tessuti con caratteristiche molto diverse tra loro, da un lato l’osso riccamente rifornito dai vasi sanguigni che mostra buone capacità di recupero e adattamento, mentre cartilagini e legamenti vengono nutriti con meccanismi più “passivi”, assorbendo dall’ambiente circostante e quindi una volta danneggiate mostrano capacità di recupero e adattamento decisamente più limitate.

Questo significa che per intervenire efficacemente su una struttura così complessa, formata da tessuti così diversi tra loro si dimostra molto interessante utilizzare un nutraceutico caratterizzato dalla presenza di diverse sostanze, ognuna con specifiche funzionalità e caratteristiche, abbinante con l’intento di supportare a 360° le strutture articolari.

Quali sono le sostanze presenti nelle articolazioni?

  • Collagene idrolizzato: sostanza nutraceutica dalle notevoli potenzialità in grado di agire con un doppio meccanismo d’azione, il primo e più “banale” è quello di fornire in buone quantità le sostanze che l’organismo impiega per la produzione di collagene, elemento basilare contenuto nella cartilagine, nell’osso, in tendini e legamenti. Il secondo è quello che diventa possibile se la materia prima viene lavorata con un processo di idrolisi biologica, in questo caso infatti le piccole catene di aminoacidi che si otterranno, per un fenomeno definito “mimetismo molecolare” saranno in grado di attivare la produzione di nuovo collagene in quanto riconosciute come indicatori di “danno strutturale”, il tutto in assenza di danno. In pratica si inganna il sistema facendo rilevare all’organismo i “detriti” derivanti dal danneggiamento di strutture ricche in collagene, in modo da stimolare la produzione e la deposizione di nuovo collagene rafforzando le strutture già esistenti, il tutto anche in assenza di danno.
  • Metilsulfonilmetano: fonte di zinco in forma organicata (cioè notevolmente assorbibile e quindi biodisponibile). Micronutriente utile sia nei processi di sintesi della cartilagine, sia nella modulazione dei processi infiammatori.
  • Glucosamina cloridrato: elemento fondamentale nella costituzione del tessuto cartilagineo, responsabile della resistenza della cartilagine alla compressione e del mantenimento di un corretto stato di idratazione e di lubrificazione articolare.
  • Vitamina C: Vitamina dall’altissimo potere antiossidante che agisce inoltre come coenzima fondamentale alla produzione di nuovo collagene, mostrandosi estremamente utile nel completare l’azione del collagene idrolizzato.
  • Acido ialuronico: sostanza in grado di legarsi con elevati quantitativi di acqua, alla base dell’idratazione, lubrificazione delle articolazioni e della capacità di mantenimento della forma dei tessuti connettivi in genere. Costituisce un elemento essenziale del fluido sinoviale, lubrificante delle articolazioni capsulate per eccellenza.
  • Un impiego bilanciato, completo e ben formulato di queste componenti, si rivela essenziale sia per il supporto nel trattamento degli infortuni sia nella prevenzione, costituendo una soluzione completa in grado di abbracciare a 360° tutte le necessità legate al benessere articolare.