Flogox: l’antinfiammatorio naturale di Nutrifarma

11 Luglio 2019
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Flogox è l’antinfiammatorio naturale di Nutrifarma formulato con i principi attivi dello zenzero, curcuma, bromelina, artiglio del diavolo e vitamina B1.

Essi agiscono sull’infiammazione, in tutte le sue manifestazioni: sistemica, nevralgie, metabolica dell’apparato respiratorio, osteo-articolare, muscolare, digerente, genito-urinario, ecc…

Cos’è l’infiammazione?

L’infiammazione è un processo fisiologico volto alla risoluzione di situazioni potenzialmente nocive per l’organismo umano.

I processi che si esplicitano nei 5 classici segni dell’infiammazione sono:

Rubor – arrossamento da aumentato afflusso di sangue
Dolor – dolore da reazioni bochimiche
Calor – aumento della temperatura
Tumor – rigonfiamento dovuto all’edema
Functio laesa – inibizione della funzionalità dell’area colpita

L’insieme di questi processi è volto a eliminare il fattore che causa l’infiammazione (noxa patogena), favorendone l’eliminazione in caso di agente infettivo, l’espulsione o l’isolamento in caso di corpo estraneo e innescando i processi biochimici alla base di quelli riparativi e permettendo, alle strutture implicate, di recuperare la propria funzionalità.

Questo processo, quando rientra nei limiti fisiologici, non deve essere contrastato, in quanto, alla base della risoluzione in acuto di diversi quadri morbosi. I problemi insorgono quando il fenomeno tende a cronicizzare, creando così uno stato persistente d’infiammazione (magari anche sub-clinica); oppure quando il processo infiammatorio, per particolari caratteristiche dell’agente causale, raggiunge un’entità eccessiva, non più compatibile con i successivi processi riparativi. Il processo infiammatorio stesso causa un esteso danno cellulare, tissutale e funzionale.

In questo caso, tali processi, possono essere affrontati mediante l’utilizzo opportuno di molecole ad azione antinfiammatoria, tra cui diversi strumenti nutraceutici che, con diversi meccanismi, intervenendo sulle cause alla base dell’infiammazione stessa.

5 principi attivi naturali di Flogox

ZENZERO: conosciuto in letteratura scientifica come zingiber officinale, costituisce principio nutraceutico dalle diverse proprietà applicative, spendibili per esempio sia in ambito gastroenterologico che flebologico.

Facendo una valutazione generale delle proprietà dello zenzero è possibile riportare un’interessante capacità antinfiammatoria dovuta, secondo alcuni autori, in prevalenza all’azione dei gingeroli, composti fenolici in esso contenuti tra cui uno dei maggiormente studiati è il [6]-gingerolo.

Tale azione si manifesta sia a livello delle ciclo ossigenasi come i farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolare a livello della COX-2, che al livello delle lipo-ossigenasi, riducendo la sintesi di mediatori dell’infiammazione come prostaglandine e leucotrieni, generando un effetto antinfiammatorio a esteso spettro di azione.

Inoltre alcuni autori riportano, per lo zenzero, effetti anticoagulanti-antitrombotici a causa della sua potenziale azione sul trombossano A-2, effetto che lo renderebbe potenzialmente ancora più interessante nella riduzione dell’edema caratteristico del processo infiammatorio.

ARTIGLIO DEL DIAVOLO: conosciuto in letteratura scientifica come harpagophytum procumbens, costituisce tradizionalmente un rimedio nutraceutico utile nel controllo degli stati infiammatori, particolarmente utilizzato per i disturbi articolari.

Non sono a oggi note le sostanze o la sostanza responsabile della sua azione in quanto la singola harpagoside, in cui viene generalmente titolato, ha esclusivamente applicazione di riferimento per il processo estrattivo e di standardizzazione, mostrandosi singolarmente inefficace come antinfiammatorio, per cui si ritiene che la sua efficacia sia da attribuire al fitocomplesso (complesso di molecole in esso contenute) o a parti di esso.

Tale azione sembra manifestarsi secondo la maggioranza degli autori a livello delle ciclossigenasi-2 (COX-2) con dinamica analoga a quanto avviene per numerosi farmaci antinfiammatori non steroidi. Tra le applicazioni maggiormente studiate, quelle articolari mostrano maggiori potenzialità di azione.

VITAMINA B1: anche conosciuta come tiamina. Svolge un ruolo importante nella decarbossilazione ossidativa del piruvato e dell’α-chetoglutarato nel ciclo di Krebs (importante per la formazione di energia metabolica) e nella reazione transchetolasica nel ciclo dei pentosi fosfato (importante per la produzione di NADPH e di ribosio 5-fosfato) la sua carenza nella dieta porta a problemi metabolici, in particolare nel metabolismo dei carboidrati, visibile in pochi giorni, con un aumento plasmatico degli α-chetoacidi ed è correlata a patologie del sistema nervoso tra cui Beri-Beri e neuropatie di diversa entità.

A cagione della sua natura idrosolubile, la vitamina B1 non viene facilmente immagazzinata dall’organismo. Il suo utilizzo può mostrarsi funzionale alla risoluzione di quadri infiammatori che coinvolgono componenti del sistema nervoso, ottimizzandone le dinamiche metabolico-energetiche.

CURCUMA: conosciuta in letteratura scientifica come curcuma longa costituisce un principio nutraceutico dalle spiccate proprietà antinfiammatorie dovute in prevalenza alla presenza di curcuminoidi tra cui curcumina in particolare. L’azione di curcuminoidi viene esercitata regolando numerose molecole alla base del processo infiammatorio tra cui Ciclossigenasi, Lipossigensi, TNF-α, diverse interleuchine, NF-Kβ e molte altre, tanto da essere definito da alcuni autori come effetto antinfiammatorio pleiotropico.

Per determinare queste potenzialità, il suo utilizzo è stato studiato in numerosi ambiti: da quello meramente antinfiammatorio a livello di diversi organi e apparati a quello di prevenzione o add-on terapy a livello di numerose patologie dove l’infiammazione cronica o comunque mal controllata costituisce un importante fattore patogeno.

Una grossa limitazione nell’uso di estratti a base di curcuma è costituita dalla biodisponibilità dei curcuminoidi, problema risolvibile mediante diverse soluzioni tecnico farmaceutiche tra cui quella adottata con la curcuma liposomiale che utilizza un vettore lipidico onde incrementarne la biodisponibilità.

BROMELINA: enzima proteolitico di derivazione vegetale (da ananas comosus) in grado di favorire l’eliminazione mediante lisi di composti di natura proteica. Diversi lavori hanno dimostrato le potenzialità della bromelina evidenziando effetti spendibili nel controllo dell’infiammazione tra cui favorire la risoluzione degli edemi e la capacità di agire come fattore antiaggregante piastrinico, effetti che contribuendo sinergicamente si mostrano particolarmente interessanti alla gestione del processo infiammatorio.

A cagione di questi effetti l’impiego della bromelina è stato particolarmente indagato con risultati interessanti in traumatologia sportiva per tendiniti, fibromiositi, distorsioni, ematomi, flogosi post-traumatiche.

PIPERINA: è una molecola estratta dal piper nigrum e piper longum molto utilizzate come strumento nutraceutico in grado di incrementare la biodisponibilità di numerose molecole tra cui appunto la curcumina.

Il suo effetto è dovuto a un inibizione programmata del citocromo P450 3A4, che permette di ritardare l’eliminazione di diverse molecole tra cui alcune di quelle utilizzate con effetto antinfiammatorio come appunto la curcumina. L’eventuale poli-terapia con altri farmaci che vengono metabolizzati dal CYP3A4 può essere fatta considerando la tempistica di azione della piperina che va decrescendo a meno della metà in circa 180 minuti.