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Tempo di lettura: 5 min

La depurazione epatica il primo passo per prendersi cura del proprio benessere!

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Si parla sempre più della necessità di disintossicarsi da ritmi e stili di vita.
La depurazione del fegato, organo con grandi doti di “sopportazione e recupero” è sicuramente uno strumento importante: occorre però indagare quali siano le motivazioni del sovraccarico per scegliere quali strategie adottare.

Il fegato: centrale metabolica e primario organo emuntore

Il fegato è uno degli organi più versatili ed importanti del nostro organismo, perché ne rappresenta il principale “filtro” e funge da laboratorio biochimico deputato alla trasformazione, detossificazione e immagazzinamento di una vasta gamma di molecole. Ogni giorno metabolizza nutrienti, neutralizza tossine, produce bile, gestisce ormoni e partecipa alla regolazione glicemica e lipidica.
Si può parlare di organo “emuntore”, ovvero deputato all’eliminazione delle scorie, al pari di reni, intestino, pelle e polmoni.

Perché il fegato si affatica e si sovraccarica?

Nel mondo moderno, lo stile di vita è cambiato e il sovraccarico epatico è diventata una problematica sempre più comune. Le cause possono essere molteplici:

Alimentazione sbilanciata: eccesso di zuccheri semplici, grassi saturi e trans, conservanti e additivi alimentari possono ostacolare la funzione epatica.
Alcol e bevande zuccherate: il consumo eccessivo di alcol (anche “moderato” ma cronico) è una delle cause principali di steatosi epatica. Le bibite zuccherate contribuiscono allo stesso problema.
Farmaci: l’uso prolungato o scorretto di farmaci (antinfiammatori, statine, antibiotici, contraccettivi) può sovraccaricare gli enzimi epatici deputati alla detossificazione.
Stress cronico e scarso riposo: il fegato è sensibile ai ritmi circadiani; la mancanza di sonno profondo e continuativo può alterare la sua attività metabolica.
Sedentarietà e obesità: favoriscono l’accumulo di grasso nel fegato (NAFLD – steatosi epatica non alcolica), che colpisce oggi anche adolescenti e giovani adulti.
Inquinanti ambientali e tossine: pesticidi, metalli pesanti, solventi industriali possono entrare nel corpo e richiedere un intenso lavoro epatico per essere neutralizzati.

Tutti queste situazioni sono spesso sovrapposte e le persone non si rendono conto dell’incremento esponenziale dei rischi quanto si iniziano a sommare più fattori scatenanti,

Test, segni e analisi che indicano un affaticamento epatico

L’affaticamento epatico può restare a lungo senza sintomi evidenti.
Per capire se il nostro fegato è affaticato ci sono una serie di esami specifici e di indagini diagnostiche che possono fare accendere un campanello d’allarme come ma anche segnali che vengono dal nostro corpo:

Esami del sangue: transaminasi (ALT, AST), gamma-GT, bilirubina, fosfatasi alcalina, colesterolo totale e frazionato, trigliceridi.
Ecografia addominale: utile per identificare la presenza di steatosi o alterazioni strutturali.
Test funzionali epatici avanzati (usati in ambito specialistico): misurazione della capacità metabolica del fegato tramite breath test o marcatori enzimatici specifici.
Sintomi associati: stanchezza cronica, digestione lenta, sonnolenza post-prandiale, alitosi, nausea, mal di testa ricorrente, pelle impura o irritata, difficoltà a perdere peso, feci chiare e urine scure.

Come possiamo aiutare il nostro fegato? Consigli nutrizionali e di stile di vita che favoriscono la funzione epatica

Una corretta alimentazione e uno stile di vita equilibrato sono il fondamento per supportare la funzione epatica. Tra le strategie più efficaci:

Alimentazione a basso carico tossico: evitare cibi confezionati, fritti, carni rosse (soprattutto se processate) e alcol. Preferire alimenti freschi, cucinati in modo semplice.
Idratazione: bere almeno 2 litri d’acqua al giorno favorisce l’eliminazione delle scorie idrosolubili.
Verdure amare e crucifere: carciofo, cicoria, radicchio, rucola, cavolo e broccolo stimolano la produzione di bile e l’attività epatica.
Spezie epatoprotettive: come curcuma, zenzero, pepe nero, usate regolarmente nei piatti.
Fibre: alimentano il microbiota intestinale, riducendo il carico tossico sul fegato.
Pause digestive: evitare spuntini continui e mantenere una finestra di almeno 12 ore tra cena e colazione aiuta la fase notturna di detossificazione epatica.
Più seguiamo queste indicazioni e maggiormente aiuteremo il fegato a svolgere al meglio le sue funzioni.

Il valore del digiuno e dei prodotti utili supporto epatico

Negli ultimi anni è emersa una forte evidenza a favore del digiuno intermittente come strategia naturale di “reset metabolico”. Riducendo il numero di pasti giornalieri e aumentando il tempo tra l’ultimo e il primo pasto (es. 16:8 o 14:10), si favorisce l’autofagia cellulare e la rigenerazione epatica.
Inoltre l’integrazione con fitoterapici mirati rappresenta un valido supporto:

Favoriscono la produzione di bile (azione coleretica e colagoga)
Supportano l’attività enzimatica del fegato
Hanno azione antiossidante e rigenerativa

Uno dei prodotti più completi in questo ambito è EPASIL di Nutrifarma, un integratore a base di piante dalle proprietà epatoprotettive che lavorano in sinergia tra loro.

Attività fisica e funzionalità epatica

L’attività fisica costante aiuta notevolmente a migliorare la funzionalità epatica, soprattutto nei soggetti in sovrappeso. L’esercizio aerobico favorisce la riduzione della steatosi (comunemente chiamato fegato grasso) e migliora la sensibilità insulinica, mentre l’attività anaerobica (resistenza, forza) contribuisce al controllo metabolico generale.
Attenzione però a non esagerare, come può accadere per gli sportivi di alto livello, con l’assunzione esagerata di proteine, che sottopongono il fegato ad uno stress metabolico.
Monitorare la funzionalità epatica e sostenere il fegato con fasi di detossificazione, magari coincidenti con i momenti di maggiore carico di allenamento e/o alimentare, è un’ottima strategia.

Età e rallentamento della funzionalità epatica

Con l’avanzare dell’età, la funzionalità epatica tende fisiologicamente a rallentare.
Dopo i 50 anni si osserva una riduzione del flusso ematico epatico, minore efficienza degli enzimi di detossificazione e un rallentato metabolismo dei farmaci.
Questo spiega perché soggetti over 50 manifestino più frequentemente:

intolleranza ai farmaci
digestione lenta
sonnolenza postprandiale
accumulo di grasso viscerale

La depurazione epatica periodica può rappresentare una strategia efficace per migliorare energia, digestione e salute metabolica. Queste pratiche sono a tutte gli effetti delle metodiche “anti aging” che aiutano ad affrontare al meglio l’incedere degli anni.

EPASIL di NUTRIFARMA: una risposta a base di estratti vegetali per la funzionalità epatica

EPASIL è un integratore alimentare formulato per sostenere in modo completo la funzionalità epatica e digestiva. I principali attivi presenti sono:

Carciofo (Cynara scolymus): stimola la produzione di bile, facilita la digestione dei grassi, ha attività coleretica e depurativa. Contiene cinarina, sostanza che migliora l’eliminazione delle tossine.
Cardo Mariano (Silybum marianum): è una delle piante più studiate per la protezione epatica. Contiene silimarina, un complesso flavonolignano con potente attività antiossidante, stabilizzante delle membrane cellulari e stimolante della rigenerazione degli epatociti.
Pepe nero (Piper nigrum): la piperina potenzia la biodisponibilità degli altri principi attivi, migliorando l’assorbimento intestinale e contribuendo all’attività digestiva.
Zenzero (Zingiber officinale): stimola la secrezione gastrica, favorisce la motilità intestinale, ha effetto carminativo e antinfiammatorio.
Silimarina (da Cardo Mariano): come già citato, è l’elemento chiave della protezione epatica. Numerosi studi clinici ne dimostrano l’efficacia nella riduzione degli enzimi epatici in caso di steatosi o epatiti lievi.

La composizione sinergica di EPASIL lo rende un valido alleato non solo per chi ha sintomi di sovraccarico del fegato, ma anche per chi desidera eseguire una depurazione stagionale, soprattutto in primavera o dopo periodi in cui il fegato è stato sottoposto a maggiore carico (vacanze, festività, cure farmacologiche, momenti di stress alimentare o fisico).

Conclusione

Il fegato è un organo silenzioso ma essenziale. Imparare ad ascoltarlo, sostenerlo e depurarlo periodicamente rappresenta una scelta di salute e prevenzione. In un contesto di stili di vita moderni sempre più “tossici”, la depurazione epatica può diventare una vera e propria risorsa per migliorare l’equilibrio dell’organismo, la digestione, il benessere e la longevità.

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